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Ufficio affari generali e pianificazione

Dirigente dell’Ufficio
Viceprefetto Antonella Buono    antonella.buono@interno.it 
PEC: protocollo.dccitt@pecdlci.interno.it 

Si occupa della pianificazione generale delle attività della Direzione Centrale e della trattazione delle tematiche e dei quesiti di natura generale e di natura legislativa. Propone, iniziative per l’adeguamento normativo e operativo del sistema informatico di cittadinanza, promuovendo soluzioni di semplificazione e digitalizzazione delle varie fasi del procedimento. Svolge attività di analisi e studio in materia di cittadinanza rispetto a tutte le modalità acquisitive del nostro status civitatis (iure sanguinis, iure soli, acquisto per beneficio di legge, iure matrimonii, iuris communicatione, ecc.).

Per quanto riguarda in particolare l’attività statistica, l’Ufficio, nell’ambito del Programma Statistico Nazionale, fornisce annualmente i dati relativi alla cittadinanza all’Ufficio Centrale di Statistica del Ministero dell'Interno, che ne cura la pubblicazione nel volume “Annuario delle Statistiche Ufficiali dell’Amministrazione dell’Interno” al seguente link: http://ucs.interno.gov.it/ucs/contenuti/Annuario_delle_statistiche_ufficiali_del_ministero_dell_interno_edizione_2020-10302134.htm e li trasmette all’Istituto Nazionale di Statistica (Istat), che provvede a matchare tali dati con quelli provenienti dalle anagrafi dei Comuni per tracciare, attraverso la pubblicazione annuale di report dedicati, quali “Cittadini non comunitari in Italia” e altri, un quadro completo della presenza degli stranieri in Italia e del loro percorso di integrazione. L’Istat provvede inoltre a fornire i dati ufficiali all'Ufficio statistico dell'Unione europea (Eurostat), la Direzione Generale della Commissione europea che raccoglie ed elabora dati provenienti dagli Stati membri dell'Unione Europea a fini statistici, promuovendo il processo di armonizzazione della metodologia statistica tra gli Stati stessi.

L’Ufficio cura, inoltre, l’istruttoria per la concessione della cittadinanza per meriti speciali, ai sensi dell’art. 9, comma 2, della legge 5 febbraio 1992, n. 91. Si tratta di ipotesi a carattere eccezionale, motivate, da un canto, dalla sussistenza di percorsi di vita professionale, scientifica o culturale capaci di dare lustro e vantaggio al nostro Paese e, dall’altro, dalla ricorrenza di straordinari interessi dello Stato di natura solidaristica, etica o sociale. Come riconosciuto dalla giurisprudenza, giustificano l’esercizio di tale facoltà discrezionale alte necessità di carattere politico o servizi di grande valore resi allo Stato, suscettibili di un apprezzamento politico che comporti l’attribuzione in via permanente del nostro status civitatis.

L’Ufficio, infine, verifica, per la Direzione Centrale, il corretto adempimento in merito agli obblighi di pubblicazione previsti dalle vigenti disposizioni normative in tema di trasparenza e anticorruzione

 

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